Il 21 e 22 novembre, in streaming, il seminario “Miti memorie, eredità coloniali: l’Italia in Africa”, a cura di Uoldelul Chelati Dirar.

Vi segnalo questo bel seminario che Africa Rivista erogherà online il 20 e 21 novembre prossimi. Di seguito copio dal sito la parte più significativa della descrizione delle finalità dell’incontro e in calce il profilo del docente.

La fase della semplice condanna è ormai stata sostituita dall’analisi dei meccanismi del potere coloniale, del loro effettivo impatto e della molteplicità di attori che hanno popolato il sistema coloniale. Grazie a questi studi ci è ora possibile comprendere meglio la reale incisività del colonialismo sulle società africane ovvero come il colonialismo abbia modificato i sistemi politici, i modelli economici, le pratiche religiose, le tradizioni giuridiche, l’ambiente e le aggregazioni urbane. Riusciamo così a cogliere le tante sfumature del colonialismo in termini di questioni di genere, di religione, di etnie di istruzione e processi culturali comprendendo meglio quanto delle istituzioni coloniali rimanga nelle società ed istituzioni contemporanee condizionandole nel loro agire. Allo stesso tempo, questo filone di studi ha anche puntato nuova luce su quanto il colonialismo ed anche i colonizzati abbiano trasformato le stesse società colonizzatrici. Obiettivo di questo corso è, quindi di esaminare l’esperienza coloniale italiana alla luce di questo tipo di approccio, illustrando le complessità e le sfumature di questo fenomeno storico ed evidenziando la incancellabile interdipendenza che ha creato nella storia e nella memoria dei colonizzati e dei colonizzatori. Ricorrendo a materiali audiovisivi e a stampa dell’epoca cercheremo di capire quanto del colonialismo sia ancora presente nella società coloniale italiana ma anche quanto di esso rimanga nelle ex-colonie.”

Il docente: Uoldelul Chelati Dirar, Professore di Storia e Istituzioni dell’Africa all’Università di Macerata, nato ad Asmara in Eritrea. In Italia ha fatto i suoi studi secondari ed universitari. Dopo aver concluso il dottorato di ricerca in Storia e istituzioni dell’Asia e dell’Africa moderna e contemporanea presso l’Università degli Studi di Cagliari, nel 1998 si è trasferito in Eritrea dove ha insegnato fino al 2003 presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Asmara del quale è stato anche direttore dal 1998 al 2002. Ritornato in Italia nel 2003, è diventato Professore Associato ed attualmente insegna Storia e Istituzioni dell’Africa presso il Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali dell’Università degli studi di Macerata.
Dal gennaio 2013 è stato invece nominato Delegato del Rettore per le Relazioni internazionali, l’internazionalizzazione della didattica e la mobilità. Storico di formazione, si è occupato principalmente di storia del Corno d’Africa ed in particolare dell’Eritrea e dell’Etiopia in epoca coloniale. I suoi interessi di ricerca vertono sui processi di formazione delle élite locali e sullo sviluppo di ideologie nazionaliste.

Informazioni più dettagliate su contenuti, programma e costi sono QUI.