L’universo resta insonne: copie omaggio di Ferro Sette in palio.

L'universo resta insonne

È da un po’ che non parlo dell’Universo senza sonno, il mondo immaginario in cui sono ambientate le storie raccontate nei libri che vedete qui sopra. È noto che la fantascienza rappresenta talora la realtà sotto mentite spoglie di spazio (universi paralleli, alternativi o additivi al nostro) e tempo (vicino e lontano futuro) quando non addirittura di entrambi.

Nel mio Universo ho immaginato che gli esseri umani non dormano più, e che “sonno” sia una parola depauperata della cosa a cui si riferiva. Quella cosa, lungi dall’essere soltanto lo “stato e periodo di riposo fisico-psichico (…) caratterizzato dalla sospensione totale o parziale della coscienza e della volontà” (Treccani), è la dimensione in cui trova realizzazione la nostra dimensione forse più umana, quella che ci fa sognare, amare, creare arte, raccontare storie. Anche di fantascienza.

L’universo è ancora insonne. Anzi, lo è sempre di più. La produzione, l’economia, il denaro, sono gli imperativi della quotidianità. Per il sonno, i sogni, l’arte e l’amore, nella nostra società di tempo ne resta davvero poco. Ce lo dimostrano, ammesso sia necessario, autorevoli saggisti come Jonathan Crary: il capitalismo è il grande nemico di tutto questo. Cito dall’articolo su The Vision un passaggio che non saprei scrivere meglio: “il sonno è l’ultimo baluardo che l’essere umano ha a disposizione per resistere ai meccanismi “cronofagi” dell’economia di mercato: un individuo dormiente è anche un individuo infruttuoso che, attraverso il proprio sonno, sottrae un monte ore inestimabile al suo impiego come ingranaggio inconsapevole della catena di produzione e, di conseguenza, un ostacolo alla compiuta realizzazione del cosiddetto Capitalism 24/7“.

Non è un caso se, naturalmente a sinistra, qualcuno si ricorda che solo il sonno ci può salvare. Purtroppo, lo fa nella maniera propria dell’organicismo più brutale, dannoso quanto il capitalismo e infine a esso strumentale, riducendo quasi tutto ai neurotrasmettitori e alla biologia, e arrivando a dire baggianate come “dormiamo anche per dimenticare”.

Il Sonno è dunque argomento molto meno banale e più complesso di quanto si pensi. Forse è per questo che ho scritto tre o quattro romanzi che ne parlano. Nel mio Universo insonne scoppia una ribellione. L’atto distintivo di questa ribellione è dormire. I ribelli sono guidati da un certo… be’, basta spoiler. La trilogia completa si può acquistare a un prezzo eccezionale qui. Il primo romanzo, da cui iniziare l’avventura, si intitola Ferro sette, e lo si può avere gratis partecipando a questo piccolo concorso che lancio proprio oggi. Ci sono infatti cinque copie in palio che saranno spedite per posta alle autrici e agli autori della più bella frase o testo breve sul sonno e sulla sua importanza. Testo e dati personali vanno inseriti nel modulo “contatti” di questo sito web, ossia QUI. Entro il 15 ottobre prossimo venturo.

In bocca al lupo e… sognate cose belle!