Il modo migliore per descrivere BASILI&LIMM, ovvero la Banca dati degli Scrittori Immigrati in Lingua Italiana e della Letteratura Italiana della Migrazione Mondiale, è copiare dal sito web le parole del suo fondatore, il compianto prof. Armando Gnisci, critico letterario e accademico, per anni professore associato all’Università “Sapienza” di Roma, uno dei più importanti studiosi di letteratura comparata in Italia e in Europa.

Fondai BASILI venti anni fa, nel Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere della Sapienza di Roma, con un piccolo contributo del CNR. L’università romana quattro anni fa tolse BASILI dal panorama dei suoi siti di ricerca. Molti studiosi sparsi in tutto il mondo ci chiesero spiegazione della sparizione. Nel web la Sapienza comunicava che il sito di BASILI era chiuso per restauro. Quando seppi che BASILI non c’era più cercai di trovare il modo di salvare il tesoretto dei dati. Nella primavera del 2016 Kossi Komla Ebri – medico, scrittore e amico – mi chiese quando sarebbe rinata la banca dati romana, gli risposi che non c’era da aspettare un restauro: BASILI era ormai nel cimitero della ricerca italiana. Intanto, avevo finalmente in mano il fardello dei dati e Kossi mi propose che potevamo far risorgere la banca dati facendola rivivere nel sito della bella rivista bolognese e poi milanese El Ghibli, fondata e diretta dagli scrittori migranti in Italia insieme ad alcuni autori italiani. Pensai subito: la ricerca scientifica umanistica in Italia viene salvata dagli umanisti migranti! Nella primavera del 2017 la collega Gabriella Cartago Scattaglia, del Dipartimento di Scienze della Mediazione di Lingue e Culture della Università di Milano e responsabile del Centro di Ricerca Coordinato sulle Lingue d’Adozione, ha generosamente proposto la collaborazione del Centro con il nostro BASILI&LIMM. Nuovamente ho pensato: la prima università della Sapienza romana non era più interessata a tenere in vita il sito di un database transculturale mentre la più grande università milanese ha voluto proporre una alliance con noi.

Oggi BASILI è uno strumento prezioso ed è possibile contribuire al suo ulteriore sviluppo. Per capire meglio chi fosse il Professor Gnisci, questo è il link al suo “Manifesto transculturale” e questo, sul blog dell’amico Daniele Barbieri, il ricordo, alla sua scomparsa alla fine dell’anno scorso, di molti amici e studiosi.

Tornando ora a BASILI, caldeggio la lettura dell’intera presentazione del progetto, che comprende la descrizione della genesi del suo logo, il “Mondus Novus”, espressione coniata da Amerigo Vespucci nel 1503. Il motore di ricerca della banca data è invece QUI.

Davvero uno strumento prezioso che esorto a impiegare.