Le storie nascoste di Mare in fiamme

Stasera alle 18.30 saremo online in diretta dalla pagina Facebook del settimanale Left per parlare delle storie nascoste di Mare in fiamme. I bambini, i migranti, le donne. Con l’eccezionale compagnia di Federico Tulli della redazione del settimanale, Stefano Galieni dell’Associazione Diritti e Frontiere e Daniele Terzoni del LeftLab di Massa Carrara, cercheremo di puntare l’attenzione sulle storie “minori”, quelle che affiancano, pur intersecandola, la narrazione principale.

Chi ha letto il romanzo sa che uno dei protagonisti di una di queste storie è il piccolo orfano curdo, Zihad. In un’ulteriore manifestazione dell’alchimia che lega Mare in fiamme al settimanale Left (dopo il lancio del romanzo lo stesso giorno in cui usciva il volume Il falso mito Italiani brava gente), il numero di Left da domani in edicola include un ampio sfoglio sulla “rotta balcanica” dei migranti, di cui la zona di confine croato-bosniaca è una tappa drammaticamente cruciale. Chi ha letto il romanzo sa che è per quelle forche caudine fatte di fame, gelo, stento e morte che è passato il mio Zihad, per arrivare sano e salvo in Italia, come purtroppo sempre meno spesso succede nella realtà.

le storie nascoste di Mare in fiamme

I contributi sulla rotta balcanica sono di Gianluca Nigro, Valerio Muscella, Michele Lapini, Lorenzo Giroffi, Stefano Galieni, Roberto Musacchio, Massimo D’orzi, Marino Calcinari, Simona Maggiorelli (gli ultimi due con una splendida intervista a Boris Pahor, per me la chicca di questo numero). Ma non è tutto: il titolo in copertina si riferisce all’imminente “Giornata della memoria” della Shoah, di cui l’esistenza di campi per migranti in Bosnia e Croazia è oggi una chiara negazione.

L’intervista di Leonardo Filippi allo storico Carlo Greppi (autore di L’antifascismo non serve più a niente ora in libreria) e la graphic novel Il diario di Anna Frank di Antoine Ozanam e Nadji non solo rappresentano quindi il nucleo del discorso sulla memoria di questo numero di Left, ma si legano a ciò che anche il romanzo Mare in fiamme vuole, insieme ad altro, dimostrare: il ruolo attivo del Regno d’Italia nella produzione delle teorie e pratiche del nazifascismo sin dalle sue origini.

Le parole della parlamentare e artista slovena Violeta Tomic intervistata da Stefano Galieni mi sembrano perciò a un tempo il degno epilogo di questo post e un adeguato invito alla presentazione di stasera: “la crisi dei migranti è un fattore scatenante per l’estrema destra come lo furono gli ebrei negli anni trenta“.

Per seguire la presentazione basta andare qui alle 18.30 e ricaricare la pagina: https://www.facebook.com/LeftAvvenimenti.

Buona visione.