I diritti degli lgbt e i diritti dei migranti.

omosessuali e migranti

La battaglia sul ddl Zan è in corso. È bello vedere che una grossa fetta della politica italiana, la cosiddetta “sinistra” torni a impegnarsi in modo compatto (e non citatemi il bullo di Rignano, lui con la sinistra non c’entra un bel niente), a far fronte per i diritti civili, in questo caso quelli della comunità Lgbt. La senatrice Cirinnà di nuovo in prima linea. Gianni Letta che dichiara pubblicamente che la Cei non ha il diritto di interferire con i lavori del parlamento. Quasi a dar manforte c’è anche la CE, con Ursula Von Der Leyen che tuona il sacrosanto attacco contro la nuova legge ungherese, un enorme passo indietro verso i tempi più bui del vecchio continente. Una lotta contro la discriminazione della “diversità”. Tutto ciò emoziona, chiama all’impegno.

Ma perché non succede lo stesso per gli immigrati? Perché la stessa “sinistra” di sopra sostiene il rinnovo dei vergognosi accordi italo-libici? Perché continuiamo a definire “Guardia costiera libica” quella banda di malavitosi che pilota motoscafi e spara su disperati in fuga e pescherecci italiani? Perché l’Europa vuole ulteriormente limitare i diritti d’asilo dei rifugiati? Perché nessun esponente della “sinistra” tuona contro i pretestuosi blocchi giudiziari delle navi delle ONG (ne è rimasta soltanto una a operare!)? Perché gli appelli di associazioni internazionali degne della massima fiducia come Emergency, MSF, vengono ignorati e non trovano alcun sostegno politico? Perché non ingaggiamo una battaglia su un ddl per lo ius soli altrettanto coraggiosa e appassionata?

Non voglio arrivare a pensare che abbiamo una sinistra “a tempo”, o magari “per obiettivi”. La politica non è più indole, idee, pensiero, ma scala di priorità, piano d’azione, governance. Questo sì, quello no. Questo oggi, quello domani, forse. Non voglio iniziare a pensare che per questa sinistra c’è Diverso e diverso. Che c’è un diverso meno diverso e uno più diverso. E che nello specifico, per ragioni che non conosco, oggi i diritti dei migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo valgono per la “sinistra” molto meno di quelli della comunità Lgbt.

E domani, chissà. A una sinistra “per obiettivi” mica puoi chiedere tutto.