Si chiamano Stolperstein, ovvero pietre d’inciampo.

A partire dalle 9.30 di giovedì 20 gennaio  nella sola città di Roma ne saranno installate 18, come sempre nell’attesa della Giornata della memoria, il giorno 27.

Questi speciali sampietrini, che a volte ci ritroviamo sotto i piedi come pepite d’oro nell’asfalto di ogni giorno, sono un’iniziativa geniale dell’artista tedesco Gunter Demnig che risale al 1993. Vengono installati per lo più davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazioni fascinaziste e indicano il nome del deportato, l’età, la data della deportazione e la data della morte, se nota. In Europa ce ne sono circa 50mila. Il progetto a Roma è curato dall’architetto e srtorica dell’arte Adachiara Zevi.

Una mappa aggiornata per l’Italia si trova su Wikipedia/Wikicommons, qui.

Luigi Sabatini

Una fra le pietre, in particolare, sarà installata venerdì 21 gennaio alle 13.00 in Via dei Quintili 234, grazie all’impegno di Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros congiuntamente con QuadraCoro. Si tratta della memoria di Luigi Sabatini, rastrellato al Quadraro il 17 aprile del 1944.

In occasione di questa importante cerimonia, in un momento storico in cui si copre di silenzio quanto sta accadendo al confine bielorusso, l’associazione Carminella parteciperà aprendo al pubblico – dalle 12 alle 16 – la sede della Biblioteca antirazzista e della Scuola di lingua italiana per donne straniere, di Via dei Quintili 219/221, nella quale verrà allestita una esposizione di testi catalogati che raccontano dei numerosi genocidi accaduti nella storia. Da Debre Libanos all’Armenia, da Auschwitz a Srebrenica, da Sabra e Shatila ai Rom, Sinti e Caminanti, dal Ruanda al Congo.
Ogni buona iniziativa, come si vede, ne chiama un’altra e poi un’altra.

Biblioteca antirazzista Carminella