Diciotto marzo 2022: la giornata mondiale del sonno

Il World Sleep Day è nato nel 2008 con lo scopo di celebrare i benefici di un sonno buono e salutare e di richiamare l’attenzione della società sulle problematiche legate ai disturbi e alle relative cure.

Quando nel 2015 uscì per Einaudi il saggio 24/7: il capitalismo all’assalto del sonno, di J. Crary, la prima edizione del mio romanzo Ferro Sette, ambientato in un lontano futuro in cui il sonno è stato cancellato dall’evoluzione umana, era stata pubblicata già da tre anni e Falsi dei, il primo sequel, da due. Inoltre, anni prima c’era stato Mendicanti di Spagna di Nancy Kress, altro racconto fantascientifico che ruota attorno al tema del sonno e della sua perdita. Un serie TV con un’ambientazione simile è inoltre in arrivo. Che la fantascienza sia in grado di anticipare le tendenze della società non è una sorpresa, ma nel caso delle storie ambientate in un “futuro insonne” c’è una valenza simbolica particolarmente potente nel veicolare la critica alla società umana di questo inizio terzo millennio. L’attacco al sonno significa l’attacco ai sogni, alla creatività, all’arte, all’irrazionale che ci rende umani, a favore del calcolo economico e della produttività. Una tendenza che nel 2022 è persino più schiacciante di quando, ormai 10 anni fa, scrissi Ferro Sette.
Il 18 marzo è il World Sleep Day. La giornata mondiale del sonno è un’iniziativa importante, anche se dalla sua istituzione nel 2008 la sua valenza non è mai andata oltre gli aspetti organicistici dell’argomento. Lungi dall’essere solo un processo somatico rigenerativo, il sonno è espressione dell’inconscio e della sua irrazionalità, parola a cui la cultura attribuisce a torto un valore spesso negativo. La deprivazione del sonno non è quindi solo dannosa dal punto di vista biologico e clinico, ma rappresenta la soppressione di ciò che più contribuisce a definirci come esseri umani, ovvero sognare e, da svegli, dipingere, comporre musica o scrivere, ma soprattutto avere rapporti umani: amore, amicizia, interesse per gli altri e per la collettività.
Evidentemente l’attacco al sonno e ai sogni è avvertito come un pericolo reale da parte di un numero crescente di ricercatori, intellettuali e autori. Nella fantascienza in particolare questo attacco culturale viene rappresentato come biologico.  Eliminare il sonno significa eliminare l'”inutile” spazio-tempo esistenziale che ci rende davvero umani. Ma quel che conta, nel futuro come nel presente, è che le persone si ribellino. Dormire, sognare, creare, diventa così un atto rivoluzionario.
Dormire bene, ovviamente.
Buon #WorldSleepDay!